Giornata dei Cristiani d'Oriente: l'urgenza di sostenere i nostri padri nella fede

By: Geoffroy Poirier-Coutansais/LPJ - Published: May 25 Mon, 2020

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FRANCIA/ORIENTE - Domenica 17 maggio ha avuto luogo la Giornata dei Cristiani d'Oriente. Organizzato ogni primavera per iniziativa dell'Œuvre d'Orient, l'evento prevede conferenze, momenti di preghiera, incontri e una Messa celebrata in uno dei diversi riti orientali. In piena crisi pandemica e a causa delle restrizioni in vigore dentro e fuori la Francia, l'edizione 2020 ha dovuto riadattare la sua programmazione. Anche se quest'anno non ci possono essere riunioni, i fedeli sono stati ugualmente invitati a vivere questa giornata attraverso la preghiera, collegandosi con le loro parrocchie. Sono stati anche realizzati video e conferenze on line permettendo ai cattolici di rito latino di conoscere meglio i fratelli e le sorelle orientali.

E' una "giornata internazionale in comunione di preghiera" si poteva leggere sul sito internet dell'Œuvre d'Orient . L'associazione, a fianco dei cristiani orientali in 23 Paesi, ogni anno organizza, per la VI Domenica del Tempo Pasquale, questa Giornata dei Cristiani Orientali, che quest'anno si è tenuta domenica 17 maggio e che ha permesso ai cattolici francesi, attraverso molteplici iniziative, di riscoprire le origini del Cristianesimo e di incontrare i Cristiani provenienti dalle diverse Chiese cattoliche orientali.

A causa dell'emergenza sanitaria dovuta all'epidemia di COVID-19, la programmazione 2020 ha richiesto una buona dose di creatività. Anche se le misure di contenimento e le misure di restrizione poste ai raduni non hanno consentito ai fedeli di vivere momenti di fraternità nelle parrocchie e di riunirsi con i fratelli e le sorelle orientali, l'Œuvre d'Orient ha proposto iniziative che hanno permesso di vivere questo giorno nella preghiera.

Ogni fedele aveva la possibilità di unirsi all'intenzione di preghiera della giornata, di trasmetterla al suo parroco, ma anche di comporne una egli stesso dedicata a questa giornata di comunione, o ancora di organizzare una raccolta fondi - via internet - con la sua parrocchia, per sostenere i cristiani d'Oriente. Contemporaneamente, l'Associazione ha messo a disposizione dei fedeli una bibliografia e delle conferenze on-line così come una bella mostra digitale, permettendo di conoscere meglio i cristiani di rito orientale. Il 17 maggio, in occasione della Giornata, si è tenuta anche una Celebrazione Eucaristica presieduta dal direttore generale dell'Œuvre d'Orient, Mons. Pascal Gollnisch, e trasmessa su France 2 alle ore 11.00.

Per assicurarsi la riuscita di questa edizione, l'associazione ha fatto appello quest'anno ai suoi volontari presenti sul posto. Malgrado la crisi sanitaria, molti hanno fatto la scelta di restare per continuare a servire le comunità presso le quali sono presenti ormai da alcuni mesi. Da Gerusalemme, Il Cairo, Beirut o ancora Addis Abeba, a decine hanno trasmesso registrazioni audio del Padre Nostro nelle diverse lingue orientali (arabo, ebraico, armeno, etiope ... ), mentre altri apparivano nei video, dove, in posa vicino ai loro amici cattolici orientali, invitavano a pregare i cristiani dell'Occidente.

"Perché sostenere i cristiani orientali?" si domanda qualche cattolico francese. In che cosa consiste la loro "causa"? La causa dei cristiani d'Oriente è più che mai d'attualità e le ragioni per sostenerla non mancano affatto, come ricorda l'Œuvre d'Orient in occasione di questa giornata speciale. Vittime di discriminazioni e di violenze sulle loro stesse terre, la scelta di emigrare si impone purtroppo sempre di più a queste popolazioni, la cui presenza in Oriente è antica di duemila anni. Sono le custodi di un patrimonio materiale - i luoghi di culto - e spirituale - la carità, la speranza e la fede - che contribuisce alla ricchezza delle diverse civiltà orientali. Se la prospettiva di un Medio Oriente privo dei suoi cristiani sembra inimmaginabile, questo non deve far dimenticare che il loro numero non smette di diminuire anno dopo anno ... È per questo che il futuro nella loro terra dipende dunque in parte dal nostro sostegno.

I cristiani orientali sono molto attivi in tutte le sfere delle società nelle quali vivono. Un dinamismo che si vede, tra l'altro, nel campo della sanità, attraverso un gran numero di dispensari, ospedali e centri per diversamente abili che accolgono tutti senza distinzione. Questi istituti, come le loro scuole, sono per lo più gestiti da congregazioni religiose femminili, che rivolgono un'attenzione particolare al ruolo femminile. Questo intento di promuovere una maggior integrazione della donna nella società, di accogliere la differenza e di prendersi cura dei più svantaggiati, rende i cristiani ambasciatori di civiltà e di rispetto dei diritti dell'uomo.

Il sistema educativo cristiano in queste regioni vanta d'altro canto una reputazione d'eccellenza. Amministrate dalle congregazioni religiose e dal Patriarcato, queste istituzioni sono in gran parte frequentate da alunni musulmani e contribuiscono ad una buona intesa tra le comunità. La ricchezza di questo tipo di educazione, la conoscenza dell'Islam e, in Terra Santa, dell'Ebraismo, senza eliminare le difficoltà, permette nondimeno ai cristiani orientali di affrontarle in una prospettiva diversa, e contemporaneamente li rende attori di riconciliazione, di pace e di dialogo interreligioso.

In Terra Santa le scuole del Patriarcato Latino di Gerusalemme devono far fronte a grandi difficoltà, dal momento che migliaia di genitori, colpiti dalle conseguenze economiche della crisi sanitaria, si trovano oggi nell'impossibilità di pagare le rette scolastiche dei loro figli. La pandemia ha in effetti gravemente peggiorato le condizioni di vita delle famiglie della Terra Santa, dove molti si sono trovati da un giorno all'altro privi di introiti. Questo mette in luce il fatto che i cristiani orientali, per la maggior parte, vivono in paesi che non offrono loro un sistema di previdenza sociale e sanitaria così solido, come in Occidente o in Israele. Il Patriarcato Latino, il cui sistema scolastico accoglie alunni di tutte le religioni e le confessioni religiose, ha recentemente rivolto un appello con la richiesta di sostegno economico, per permettere che i 12.456 alunni iscritti nelle 38 scuole della diocesi latina presenti in Palestina e in Giordania facciano fronte ai loro obblighi finanziari. Le scuole cristiane sono tra le più rinomate di Terra Santa.

In un'epoca in cui il Cristianesimo per molta gente è una realtà collegata all'Occidente, è fondamentale ricordare che la religione cristiana è nata in Oriente. I cristiani occidentali devono anche tenere presente che i cristiani di rito orientale sono i primi cristiani e, di conseguenza, loro padri nella fede. "Essere cattolico, non vuol dire essere latino!" sottolinea Mons. Gollnisch. "I cristiani d'Oriente fanno parte dell'universalità della Chiesa ed è essenziale sentirsi uniti a loro".

Cristiani orientali: siriaci, copti, maroniti, greco-melkiti, greco-cattolici romani e ucraini, etiopi, eritrei, siro-malancaresi, siro-malabarici, caldei, armeni ... e latini radunati insieme nella preghiera, questo è stato lo spirito della giornata organizzata in Francia e nell’Oriente cristiano.