I Voti di tre Missionari della Carità Contemplativi: Tutto donare a Cristo

Published: October 24 Tue, 2017

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GERUSALEMME – Domenica 22 ottobre 2017, mons. Pierbattista Pizzaballa ha presieduto la celebrazione della messa durante la quale tre Fratelli Missionari della Carità Contemplativi hanno pronunciato i loro voti perpetui. Molti religiosi, sacerdoti e amici hanno partecipato alla celebrazione che si è svolta nella Basilica di Getsemani.

La scorsa domenica, 22 ottobre 2017, per i fratelli Augustine, Jose e Norbert, ha rappresentato il giorno del dono totale. Questi tre religiosi di origine indiana hanno detto un sì pieno e definitivo alla misericordia e alla provvidenza del Signore.

Davanti ai loro confratelli, alle loro consorelle Missionarie venute da diverse case di Palestina, padre Sebastian Vazhakala, superiore generale e co-fondatore con Santa Teresa di Calcutta del ramo contemplativo, ha ricevuto i voti definitivi dei tre fratelli Missionari della Carità.

Ogni anno alcuni Missionari della Carità,  chiamati alla vita contemplativa, vengono a Nazareth per completare il loro tempo di formazione. Già impegnati nella loro comunità, i fratelli hanno rinnovato ogni anno per cinque anni i loro voti temporanei. L’anno a Nazareth permette loro di approfondire il Carisma, lo Spirito dei Missionari della Carità, l’abbandono totale alla santa volontà di Dio, e di vivere come un bambino pieno di fiducia nell’amore paterno, disponibile al servizio con una profonda umiltà e gioia, seguendo l’esempio della Sacra Famiglia di Nazareth, di Gesù, Maria e Giuseppe.

Negli ultimi anni i voti dei Missionari sono stati pronunciati a Nazareth, quest’anno invece, per essere più vicini alle suore e per vivere con loro questa festa, la Messa è stata celebrata a Gerusalemme.

Nonostante ciò,  Nazareth era ben presente! Infatti i missionari installati dal 2010 nella vecchia scuola delle Suore di Nazareth, Beit-Assalam (Casa della pace), hanno stretto molte amicizie nella città della Sacra Famiglia. Molto presenti nella vita della parrocchia, i fratelli che vivono in grande povertà, hanno saputo creare una rete di preghiera e di aiuto vicendevole tanto che una dozzina di giovani si incontra regolarmente con loro per vivere momenti di fraternità, nello spirito della Santa di Calcutta.

Il ramo contemplativo dei Fratelli Missionari della Carità è parte della famiglia fondata da Santa Teresa di Calcutta. Fondato nel 1979, questo Istituto religioso diocesano riunisce uomini che hanno una vocazione per una vita di preghiera, di contemplazione e di servizio ai bisognosi, ai malati, ai disabili, ai reietti della società, agli abbandonati, ai più poveri dei poveri, quale che ne sia la povertà: materiale o spirituale. L’adorazione del Santissimo Sacramento è al centro della loro vita. A Nazareth, come nella Casa Madre di Roma, l’adorazione eucaristica è perpetua. Inoltre, uno dei loro ministeri loro propri è quello di guidare il movimento missionario dei laici missionari della carità per la santificazione della Famiglia. Oggi, questi missionari laici sono 3.000 in 52 paesi.

Ora, per i fratelli Augustine, Jose e Norbert, è tempo di riprendere la missione. Augustine si unirà alla casa di Nuova Delhi, Jose andrà in Albania, dove i fratelli hanno un orfanotrofio e Norbert rimarrà a Nazareth per rafforzare la missione locale.

Tra pochi giorni, due nuovi fratelli, un indiano e l’altro albanese, arriveranno a Nazareth per vivere il loro anno di approfondimento della vocazione prima che giunga il loro turno di dire il dell’Amore a Dio e ai più poveri.

Cécile Klos