Il Patriarca Pizzaballa conclude la sua visita di quattro giorni ai Cristiani di Gaza

By: lpj.org - Published: June 19 Sat, 2021

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GAZA - Dal 14 al 17 giugno 2021, Sua Beatitudine il Patriarca Pierbattista Pizzaballa si è recato in visita pastorale alla Comunità cristiana della Striscia di Gaza, dove ha incontrato numerose famiglie cristiane, ha visitato scuole e istituzioni e ha amministrato il Battesimo, la Prima Comunione e la Confermazione ai bambini della Parrocchia della Sacra Famiglia. La visita del Vescovo di Gerusalemme ha voluto esprimere vicinanza e incoraggiare i cristiani palestinesi, che non solo hanno subito traumi psicologici durante la guerra e i bombardamenti del maggio scorso, ma hanno anche visto la distruzione delle loro case.

Il primo giorno, il Patriarca e la delegazione che lo accompagnava hanno visitato le scuole del Patriarcato Latino e delle Suore del Rosario. Presso la scuola delle Suore del Rosario, hanno incontrato circa 150 genitori dopodiché hanno verificato i danni subiti agli edifici e ad alcuni pannelli dell'impianto solare. Al momento, si stima che i costi di riparazione raggiungano $ 340.000, che potrebbero aumentare dopo un'ulteriore ispezione dei danni al complesso scolastico.

Dopo aver visitato le Missionarie della Carità, a cui è affidata la cura dei bambini disabili, il Patriarca ha incontrato i beneficiari del programma ideato per la creazione di nuovi posti di lavoro e di specializzazione. Il programma, avviato dal Patriarcato latino nel 2018 con solo 20 giovani, ora segue oltre 70 giovani che lavorano in istituzioni religiose, educative, sociali, mediche e di sviluppo. Il progetto è considerato un'ancora di salvezza in un'area in cui il tasso di disoccupazione non scende sotto il 40% dal 2014. Nel secondo trimestre del 2020, il tasso di disoccupazione delle giovani donne (15-29 anni) ha raggiunto il 92%, rispetto a quello dei maschi nella stessa fascia di età (63,2%).

Il secondo giorno della visita ha visto gli incontri presso il Caritas Medical Center e il Thomas Aquinas Training Center, dove il Patriarca ha benedetto una fontana dedicata alla Vergine Maria. Se il programma di creazione di posti di lavoro offre ai giovani cristiani l'opportunità di acquisire esperienza lavorativa e sostenersi finanziariamente, il Centro Tommaso d'Aquino offre loro corsi di formazione per lo sviluppo delle proprie abilità, nella conoscenza della lingua inglese, l'informatica e la gestione del personale con l'obiettivo di migliorare la loro posizione professionale in un ambiente cristiano.

Sua Beatitudine ha poi incontrato i docenti, il personale e gli studenti della Holy Family School. Alla luce dei recenti devastanti bombardamenti, sono state avanzate diverse richieste che il Patriarca ha accolto, tra le quali la riduzione del 15% delle rette scolastiche per l'anno 2020-2021 e la fornitura di supporto psicosociale per insegnanti, studenti e genitori prima dell'inizio del prossimo anno scolastico. Hanno anche espresso la loro gratitudine al Patriarcato per aver implementato la piattaforma Edunation presso la scuola del Patriarcato latino e la scuola della Sacra Famiglia, che si è dimostrata efficace durante i lockdown dovuti al COVID-19.

Dopo la visita alla scuola c’è stata quella ai malati e agli anziani e  l'esame dei danni subiti dalle loro case.

Prima del terzo giorno, nel cuore della notte, dalla residenza della delegazione del Patriarcato latino si sono sentiti colpi violenti provenire da poche centinaia di metri. "Non è stato bello essere svegliati all'1.09 dalle esplosioni che hanno scosso l'edificio", ha dichiarato Sami El-Yousef, CEO del Patriarcato Latino.

Durante la giornata, il Patriarca e i membri della sua delegazione hanno potuto assistere personalmente alla distruzione delle infrastrutture della città e trascorrere del tempo con alcune delle famiglie che sono state direttamente colpite. Cinquanta famiglie cristiane hanno subito danni di vario grado alle loro case, 32 delle quali saranno aiutate dal Patriarcato latino.

Il 25 maggio, in segno di solidarietà, il Patriarca aveva rivolto un appello alle parrocchie e alle chiese di tutta la Diocesi, chiedendo che le offerte raccolte nella domenica di Pentecoste fossero destinate alla Comunità cristiana di Gaza. “L'appello che ho inviato ha davvero dato i suoi frutti”, ha detto S.B. Pizzaballa. “Sono stati raccolti più di 60.000 dollari dalle regioni della Palestina e di Israele”. La metà delle offerte sarà destinata alla riparazione dei danni al complesso scolastico delle suore del Rosario.

La giornata del Patriarca si è conclusa con la celebrazione dei Sacramenti a 23 bambini della parrocchia della Sacra Famiglia:19 di loro hanno ricevuto la Prima Comunione, tre sono stati cresimati e un bambino è stato battezzato.

Per quattro giorni, il Vescovo di Gerusalemme e la sua delegazione hanno camminato in mezzo alle macerie e ascoltato le storie strazianti dei cristiani di Gaza. In un'intervista Mons. Pizzaballa ha detto: “Ai nostri cristiani dico, prima di tutto, che non siete soli! Siamo qui, per questo siamo venuti, per esprimere concretamente la nostra vicinanza. In secondo luogo, non perdete il coraggio. Ho notato la stanchezza; le ferite della guerra sono tutte aperte, soprattutto quelle psicologiche. Ho notato che la parola "trauma" è usata molto spesso, cosa che non avevo mai sentito prima. Un trauma molto forte. Quindi non perdete il coraggio, non perdete la speranza".