BETLEMME – Pensato e voluto nel 1964 è stato inaugurato nel 1971. l'Istituto Effetà Paolo VI, il 7 giugno 2022 alla presenza di S. B. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme, ha celebrato ufficialmente il suo giubileo d'oro.
È stata la pandemia a ritardare di un anno questo avvenimento. Ieri l'Istituto Effetà Paolo VI, situato nella città di Betlemme, ha celebrato ufficialmente il suo cinquantesimo anno con una Messa presieduta dal Patriarca Pizzaballa, seguita da un ricevimento durante il quale è stato brevemente ripercorso il cammino dell'Istituto.
L'Istituto Effetà Paolo VI venne alla luce nel 1964, quando Papa Paolo VI – chiamato dal patriarca greco Atenagora I "il Papa dal cuore grande" – visitò la Terra Santa. Durante il suo pellegrinaggio, notando la presenza di molti bambini sordomuti in Palestina, che non ricevevano il giusto aiuto richiesto, volle un'istituzione appositamente per loro.
Per esaudire il desiderio di Paolo VI, suor Irma Zorzanello, Superiora Generale della Congregazione delle Suore Maestre di Santa Dorotea figlie dei Sacri Cuori (in Terra Santa dal 1927) scrisse a Papa Paolo VI per offrirgli un terreno di proprietà della Congregazione con un edificio allora in costruzione situato all'inizio dell’attuale via Paolo VI a Betlemme.
Il Papa ha accettato l'offerta... restituendo però la proprietà alla Congregazione e chiedendo loro di occuparsi della rieducazione dei bambini palestinesi con problemi di udito trasformando l'edificio in costruzione in una scuola dotata di attrezzature scientifiche adeguate e moderne. Il finanziamento necessario è stato reso possibile grazie alla collaborazione con la Pontificia Missione per la Palestina, attraverso la mediazione del Delegato Apostolico per Gerusalemme e Palestina. Anche il Patriarca dell'epoca, Mons. Alberto Gori, fu coinvolto in diverse occasioni da Paolo VI tramite la Segreteria di Stato e il suo fu un ruolo di non poca importanza.
Più di sei anni dopo, il 30 giugno 1971, l'Istituto Effetà Paolo VI fu inaugurato dal Cardinale Maximilien de Fürstenberg che poco tempo dopo divenne Gran Maestro dell'Ordine del Santo Sepolcro. Le attività scolastiche iniziarono il 6 settembre dello stesso anno con 25 alunni palestinesi sordi, sei dei quali provenienti dalla Giordania.
Il nome "Effetà" deriva da Marco 7:32-35, in riferimento alla guarigione di un sordomuto da parte di Gesù. «Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; «guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: "Effatà", cioè: "Apriti!" E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente».
Il 14 novembre 2011, Papa Benedetto XVI ha elevato, con motu proprio, l'Istituto Effetà a "Pontificio Istituto Effetà Paolo VI".
Oggi l'istituto accoglie circa 180 bambini dalla scuola materna alle superiori e offre a ciascuno di loro un programma educativo completo, una rieducazione audiofonica e acustica oltre ad un accompagnamento individuale.
Per celebrare ufficialmente questo cinquantesimo anniversario, l'Istituto ha voluto, nella sua chiesa, una S. Messa concelebrata presieduta da S. B. il Patriarca Pizzaballa, da Mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, vescovo emerito, Mons. Tomasz Grysa, Primo Consigliere della Nunziatura Apostolica, da P. Nikodemus Schnabel, OSB, Vicario patriarcale per i migranti e i richiedenti asilo, dal Rettore del seminario di Beit Jala P. Bernardo Poggi e da altri sacerdoti.
Dopo la Messa, alla quale hanno partecipato il rappresentante della Pontifical Mission di Gerusalemme, il vicesindaco di Betlemme, il direttore, le suore e il personale dell'Istituto; tutti gli ospiti e i fedeli hanno ascoltato con interesse i discorsi di ringraziamento, e le parole di gratitudine espresse dalle famiglie e soprattutto dagli alunni ed ex alunni di questa illustre istituzione.