GIORDANIA – Due anni fa, Wafaa Barakat arrivò al Centro di Nostra Signora della Pace per suo figlio Samir, un bambino diversamente abile. Vi trovò allora una vera famiglia, e iniziò a prendersi cura quotidianamente dei bambini come volontaria. Oggi lavora lì come insegnante-assistente.
Come ogni mattina, Wafaa Barakat spinge la porta del Centro di Nostra Signora della Pace accompagnata da suo figlio Samir, un bambino con pluri handicap. Questa mamma dagli occhi scintillanti arrivò al Centro per la prima volta nel 2015 seguendo il consiglio di alcuni amici, e non se ne è mai più andata. Il Centro “Nostra Signora della Pace” è diventato per lei una seconda famiglia: un luogo caldo in cui sin da subito si è sentita accolta, dal momento che la sua famiglia iniziava a scoppiare. «Quando mio marito ha scoperto la disabilità di Samir, ha rifiutato il bambino perché per lui era qualcosa di insormontabile e mi sono ritrovata da sola». Indifesa Om Samir tornò a stare con i suoi genitori. «Dopo la nascita di Samir, ho vissuto per otto anni in modo terribilmente complicato. Mio marito ci ha respinto e non sapevo a chi rivolgermi. Samir non poteva frequentare le scuole normali, in quanto non riusciva a seguire i loro ritmi. Non parlava, aveva paura degli altri. La realtà della disabilità qui non è accettata: chiedono anche di uscire dai negozi quando cammino con lui. Quando sono arrivata al Centro, la mia vita è cambiata».
«Il Centro ha aperto Samir alla vita e di conseguenza ha cambiato anche la mia»
Al Centro Notre-Dame de la Paix, Samir è supportato da professionisti di tutti i livelli e nel 2015 ha partecipato a una delle classi regolari. Ogni mattina, segue un programma specializzato con altri venti bambini. A poco a poco, Wafaa si ritrova a frequentare il Centro ogni giorno per aiutare gli insegnanti. Un volontariato a lungo termine che la trasforma profondamente. «Il Centro ha cambiato la vita di Samir su tutti i fronti. Devo tutto a loro. Samir è diventato più indipendente, parla e soprattutto si è aperto lentamente grazie al rapporto con gli altri bambini. Il Centro lo ha aperto semplicemente alla vita. E di rimbalzo ha cambiato la mia vita».
Negli ultimi due mesi, Om Samir è stata assunta come assistente professore presso il Centro e aiuta i bambini della classe autistica, una delle più difficili. Durante la visita della regina Rania di Giordania, domenica 10 dicembre 2017, si è presentata spontaneamente davanti alla sovrana e con un grande sorriso ha testimoniato: «Maestà, questo Centro mi ha cambiato la vita!».