Partecipazione del Patriarcato latino al Congresso sulla Catechesi in Vaticano

By: Ufficio Catechistico di LPJ - Published: September 14 Wed, 2022

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VATICANO – Dall’8 al 10 settembre 2022, l’Ufficio Catechistico del Patriarcato Latino di Gerusalemme ha partecipato al Terzo Congresso Internazionale sulla Catechesi, intitolato: “Catechista, testimone della vita nuova in Cristo”.

Il Congresso è stato aperto da mons. Rino Fisichella, Presidente del Consiglio Internazionale per la Catechesi, con una preghiera allo Spirito Santo e la lettura della Lettera di san Paolo ai Romani (8, 28-30), la quale afferma che Dio opera per il bene di coloro che lo amano, che sono stati chiamati secondo il suo disegno, poiché tutti siamo creati a Sua immagine. Mons. Fisichella ha proseguito spiegando il titolo del Congresso: “Catechista, testimone della vita nuova in Cristo”.

La conferenza successiva si intitolava “Chiamati a libertà: il kerygma e la vita nuova” ed è stata tenuta da mons. Antonio Pitta della Pontificia Università Lateranense. Trattava del fatto che i cristiani, che sono divenuti parte del corpo di Cristo attraverso il battesimo, possiedono una maniera specifica di esprimere la libertà attraverso Cristo, e ruotava intorno alla Lettera di San Paolo ai Galati (5, 13) e al CCC (Catechismo della Chiesa Cattolica) 1691-1715. In seguito, si è tenuta una conferenza sulla vocazione dei catechisti: “Antiquum ministerium: la vocazione del catechista”. Questa conferenza trattava della scoperta della propria chiamata alla catechesi, come antico servizio nella e alla Chiesa. La giornata si è conclusa con una conferenza tenuta dal Cardinale Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, su “La prospettiva sinodale per una catechesi evangelizzatrice”.

Nella seconda giornata, che si è aperta con una Messa nella Basilica di san Pietro, il prof. Robert Cheaib dell’Università Cattolica di Lione (Francia), ha tenuto una conferenza sull’idea di libertà personale, responsabilità civile e consapevolezza della Chiesa, dal titolo “Libertà personale e coscienza ecclesiale”. A questa conferenza è seguita un’altra intitolata “I Dieci Comandamenti e le Beatitudini: la catechesi nel servizio della formazione della coscienza”, che trattava della partecipazione alla vita sociale.

La seconda parte della giornata si è svolta più come una sessione interattiva, prima con suor Anna Nobili e il suo team che attraverso la danza hanno raccontato storie foriere di un messaggio spirituale. In seguito, i partecipanti sono stati suddivisi in gruppi secondo la lingua per discutere diversi argomenti, come la responsabilità e la partecipazione alla vita sociale (CCC 1913-1917); verità, comunicazione e la questione digitale (CCC 2488-2499); differenza e reciprocità tra uomini e donne: l’ideologia gender (CCC 369-373, 2331-2335); la formazione cristiana sugli ultimi stadi della vita (CCC 2276-2279), e l’educazione ecologica per la cura della “casa comune” (CCC 2415-2418; LS 137-162).

Nella terza giornata, l’ultima conferenza, dal titolo “Messaggeri gioiosi di proposte alte: catechista, moralità e santità”, ha spiegato i legami tra la gioia e la santità dei catechisti e la condivisione della Parola di Dio con i giovani. La conferenza è stata seguita dalla presentazione di alcune esperienze pastorali nell’ambito dell’educazione cristiana da parte di persone da diverse regioni del mondo.

Il congresso si è concluso con l’incontro con sua Santità Papa Francesco, che ha parlato dell’importanza dell’educazione cristiana nella vita quotidiana e di come portare il messaggio di Dio con amore, concentrandosi sempre sull’importanza della presenza crescente di Cristo in noi. “Non allontanatevi mai dalla fonte dell’amore,” ha detto il Papa, “perché è la condizione per essere felici e pieni di gioia sempre e malgrado tutto. Questo è la nuova vita che è germogliata in noi il giorno del nostro battesimo e che abbiamo la responsabilità di condividere con tutti, così che possa crescere in ogni persona e portare frutto.”

Dopo l’incontro con il Papa, p. Remon Haddad, direttore dell’Ufficio catechistico del Patriarcato latino, ha avuto il privilegio di incontrare personalmente Sua Santità per salutarlo.