Perché la Chiesa del Patriarcato Latino di Gerusalemme si chiama "Concattedrale”?

By: Saher Kawas/LPJ - Published: March 04 Wed, 2020

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GERUSALEMME - È una domanda che molti visitatori e pellegrini si pongono quando visitano il Patriarcato Latino di Gerusalemme e la sua Co-Cattedrale dedicata al Santissimo Nome di Gesù. Perché si chiama Co-cattedrale? Qual è il suo scopo? E qual è la differenza tra una Concattedrale e una cattedrale?

In una diocesi, la cattedrale è la chiesa che ospita la cattedra[1] del vescovo. Con il tempo, la cattedrale è diventata il luogo delle sue celebrazioni ufficiali.

In Terra Santa, la cattedrale della Diocesi patriarcale latina di Gerusalemme e del Patriarca latino è la Basilica del Santo Sepolcro, che è allo stesso tempo la cattedrale di altri due Patriarchi (Vescovi) di Gerusalemme: quello greco-ortodosso e quello armeno.

Una concattedrale è una seconda chiesa che condivide la stessa funzione di "sede" del vescovo. La costruzione di una concattedrale a Gerusalemme è stata essenziale per alcuni motivi; uno di questi riguarda l'istituzione dello Statu Quo da parte dell'Impero Ottomano nel 1852, che regolava le funzioni liturgiche delle tre confessioni nella Basilica del Santo Sepolcro, con orari precisi per ogni celebrazione. Attualmente le tre comunità condividono l'uso di due luoghi principali della basilica: la tomba di Gesù e il luogo della Crocifissione sul Calvario.

La Basilica del Santo Sepolcro è anche considerata uno dei luoghi santi più importanti della cristianità e la base della fede cristiana e pertanto è visitata quotidianamente da mattina a sera da persone locali, pellegrini e turisti di tutto il mondo.

La costruzione di una seconda cattedrale è stata quindi una risposta alla necessità del vescovo per celebrare con libertà, beneficiando della vicinanza e dello spazio che la con-cattedrale offre.

Nel caso del Patriarcato latino, che fu ristabilito nel 1847, il suo nuovo Patriarca Giuseppe Valerga arrivò a Gerusalemme nel 1848 e si stabilì nel monastero francescano di San Salvatore, dove il Custode lo accolse tra i frati francescani e gli fornì una cappella che divenne la sua concattedrale. Nel 1849 Mons. Valerga si recò a Roma ed espresse a Papa Pio IX il desiderio di essere indipendente con una residenza propria, la formazione del clero diocesano, delle risorse finanziarie e una cattedrale per la sua "sede". Accettata la sua richiesta nel 1851, il Patriarca acquistò il terreno nel 1855 per il futuro Patriarcato con la sua Concattedrale, ma solo nel 1862 iniziò la costruzione della chiesa. Dopo 10 anni, l'11 febbraio 1872, il Vescovo di Gerusalemme inaugurò la Concattedrale del Santissimo Nome di Gesù, pochi mesi prima della sua scomparsa. 

Da allora, la Concattedrale del Patriarcato latino è stata testimone di eventi drammatici. L'11 luglio 1927 un terremoto colpì la Terra Santa e provocò gravi crepe nelle pareti dell'edificio, che richiesero un immediato rinforzo per ripristinarne la stabilità.

La guerra arabo-israeliana del 1948-1949 fu un altro evento che colpì la chiesa, le cui vetrate furono frantumate dallo scoppio di bombe ravvicinate che danneggiarono anche le tegole e gli affreschi del soffitto.

Dopo il terremoto del 1927 e la guerra del 1948, furono avviati i lavori di restauro per consolidare la chiesa, ma già nelle prime fasi dei lavori venne data priorità ad altre esigenze diocesane, cosicché la concattedrale non poté essere adeguatamente ristrutturata fino al 1986. I lavori di restauro durarono due anni, al termine dei quali la chiesa fu benedetta il 1° gennaio 1988, nel giorno della solennità di Maria, Madre di Dio.

L'11 febbraio 2020 la Concattedrale del Santissimo Nome di Gesù ha celebrato il 148° anniversario della sua costruzione. Dalla sua fondazione, è diventata la sede di dieci vescovi latini di Gerusalemme, due dei quali erano già Custodi di Terra Santa. È stata anche visitata da quattro Papi: Paolo VI nel 1964, Giovanni Paolo II nel 2000, Benedetto XVI nel 2009 e Francesco nel maggio 2014.

 

[1] Parola greca poi ripreso dal latino per indicare il luogo da cui il vescovo insegnava