Sant'Antonio da Padova, "Dottore della Chiesa"

By: Cécile Leca/ lpj.org - Published: June 14 Tue, 2022

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GERUSALEMME/BETLEMME – In occasione della festa di Sant'Antonio da Padova, patrono speciale e protettore della Custodia di Terra Santa e inoltre patrono anche della Società Antoniana di Carità, casa per anziani situata a Betlemme, i fedeli di Terra Santa hanno partecipato a diverse messe e celebrazioni a Gerusalemme, Giaffa e Betlemme.

Sant'Antonio da Padova nacque nel 1195 a Lisbona, in Portogallo, in una nobile famiglia la cui ricchezza gli permise di studiare in un'epoca in cui l'analfabetismo era comune. All'età di quindici anni, entrò a far parte dei Canonici Regolari della Santa Croce di Coimbra, un ordine religioso cattolico che seguiva la Regola di Sant'Agostino. Attratto dallo stile di vita dei frati francescani, che conobbe a Coimbra, decise di unirsi a loro dopo aver appreso della morte di cinque frati decapitati in Marocco per aver tentato di promuovere il cristianesimo nel paese. Ispirato dal loro martirio, si unì a loro in un eremo a Olivais e cambiò il suo nome da Fernando ad Antonio (in onore di Sant'Antonio il grande, un monaco eremita egiziano). Dopo brevi soggiorni in Marocco, Sicilia, Toscana, finì a Forlì (Romagna), dove, nel 1222, gli fu chiesto di predicare ad un gruppo di frati domenicani. Impressionato dalla sua eloquenza e dalla conoscenza delle Scritture, la sua congregazione lo trasferì definitivamente in Romagna, dove incontrò il fondatore dell'ordine, Francesco d'Assisi. Insegnò e predicò, diventando infine superiore provinciale dell'Italia settentrionale e stabilendosi nella città di Padova. Morì di ergotismo nel 1231. Meno di dodici mesi dopo la sua morte, nel 1232, fu canonizzato da papa Gregorio IX. Nel 1946, grazie al suo approfondito studio delle Scritture, Papa Pio XII lo proclamò "Dottore della Chiesa" e gli concesse il titolo di Doctor evangelicus.

In Terra Santa, sant'Antonio da Padova ha un'importanza particolare: la sua semplicità e devozione a Dio lo hanno reso un modello di vita e spiritualità francescana. Nel 1920, Papa Benedetto XV lo nominò patrono della Custodia di Terra Santa, dopo che i francescani invocarono Sant'Antonio durante il conflitto anglo-turco del 1917perché minacciati di imprigionamento e, grazie alla sua intercessione, furono miracolosamente risparmiati da quel pericolo. Da allora, il santo viene celebrato ogni anno il 13 giugno, durante una Messa presieduta dal Custode di Terra Santa – attualmente P. Francesco Patton.

Quest'anno, il P. Custode nella sera della vigilia di questa ricorrenza ha celebrato per la prima volta una messa solenne anche a Jaffa, nella parrocchia francescana la cui chiesa è dedicata proprio a Sant'Antonio. Poi, il giorno dopo, ha presieduto la Messa tradizionale, in San Salvatore (Gerusalemme). "Con il suo esempio Antonio ci insegna che dobbiamo essere disposti a rischiare la vita per la pace", ha detto P. Francesco durante la celebrazione, alla presenza di Sua Beatitudine Pierbattista Pizzaballa, Patriarca Latino di Gerusalemme, Mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, Vescovo emerito; erano presenti il Console del Belgio a Gerusalemme, e rappresentanti delle Chiese copta, armena e siro-cattolica, tra cui Mons. Yacoub Ephrem Semaan. "Nella solennità del nostro santo patrono – ha aggiunto il Custode – chiediamo che anche noi sappiamo diventare operatori di pace, per essere testimoni di pace negli eventi concreti in cui ci troviamo".

Più tardi, il Patriarca Pizzaballa ha celebrato la S. Messa a Betlemme, nella chiesa della Società Antoniana di Carità, che dal 1913 accoglie e si prende cura delle donne anziane. Molte figure di spicco del governatorato di Betlemme e rappresentanti delle Chiese cristiane hanno partecipato alla celebrazione, durante la quale il Patriarca ha insistito sulla differenza tra conoscenza ("scientia", che significa scienza) e saggezza ("sapientia", che si riferisce a sapere - gustare). "Preghiamo perché sant'Antonio interceda per noi e ci dia saggezza per dare gusto e sapore alla nostra vita quotidiana".