Trovare conforto nella Natività e nella Sacra Famiglia durante questo Natale di pandemia

By: Saher Kawas/LPJ - Published: December 29 Tue, 2020

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BETLEMME, Palestina – Come in tutto il mondo, il Natale quest'anno è stato decisamente diverso anche in Terra Santa, soprattutto a Betlemme. Dall'inizio dell'Avvento con l'aumento dei casi di COVID-19 nel paese, le celebrazioni natalizie sono state ridimensionate; l'ultima di queste è stata l'ingresso a Betlemme con la processione del Patriarca latino fino alla Chiesa di Santa Caterina per la Messa di mezzanotte

Ogni anno, il 24 dicembre, i cristiani assistono con entusiasmo e partecipano alle celebrazioni natalizie che il Patriarca latino di Gerusalemme presiede a Betlemme. La giornata inizia con l'accoglienza dei parrocchiani di Gerusalemme presso il Patriarcato Latino, il patriarca poi parte per il Monastero di Mar Elias e la Tomba di Santa Rachele, dove viene ricevuto e salutato dai parrocchiani di Beit Jala e Betlemme, per poi proseguire sulla Star Street, che secondo la tradizione è il percorso che Maria e Giuseppe hanno fatto quando cercavano un riparo e un luogo dove la Madre di Dio potesse partorire.

Su questa stessa strada quattro anni fa, e con un cambio di protocollo, l'Arcivescovo Pizzaballa, allora Amministratore Apostolico, decise di scendere dalla sua macchina e marciare con e tra il suo gregge. È stata una decisione che ha fatto esplodere le folle in attesa in applausi. La gente gli si è avvicinata e ha iniziato a salutarlo, stringendogli la mano, abbracciandolo e baciandolo. Alcuni gli hanno consegnato i loro bambini da benedire e altri gli hanno lanciato del riso dalle finestre delle case. Per tutto il tragitto da Via della Stella a Piazza della Mangiatoia, la folla camminava entusiasta con il suo Vescovo, che si fermava ogni tanto per qualche secondo a parlare con lei.

Anche quest'anno, e nonostante la prevista bassa affluenza a causa della pandemia e del maltempo, Sua Beatitudine ha sfilato per le strade della città vecchia di Betlemme come nuovo Patriarca di Gerusalemme, sostituendo le strette di mano con tocchi di pugno e di gomito, secondo le linee guida vigenti. La processione è proseguita fino a piazza della Mangiatoia, dove il patriarca è stato ricevuto dal sindaco di Betlemme, dal ministro palestinese del turismo e delle antichità ed altri personaggi pubblici. Sono poi seguiti i primi Vespri nella chiesa di Santa Caterina e la processione alla Grotta della Natività guidata da Sua Beatitudine.

Questa volta, la Messa di Mezzanotte si è svolta un po’più tardi, con partecipazione limitata al clero e alle comunità religiose, o a dignitari ufficiali come i Consoli generali di Francia, Italia, Spagna e Belgio.

Il COVID-19 ha segnato il nostro Natale

Questi sono certamente tempi difficili per tutto il mondo. A Betlemme, il COVID-19 ha creato una realtà dolorosa e impoverito molte famiglie. Sono ormai 10 mesi che, dalla diffusione del virus in Terra Santa, il settore del turismo in Palestina è fermo. Trentaduemila persone non hanno più lavorato da marzo; le prenotazioni alberghiere sono state cancellate, i negozi di souvenir hanno dovuto chiudere e i luoghi sacri sono vuoti di pellegrini.

Ci si potrebbe chiedere con quale stato d’animo le famiglie avranno ricevuto il Principe della pace in queste circostanze. “Ci sentiamo tutti ottenebrati, stanchi, sfiniti, oppressi da troppo tempo sotto il giogo pesante di questa pandemia”, dice Sua Beatitudine nella sua omelia di Natale. “Ma non vogliamo e non possiamo nemmeno dimenticare che con il Natale di Cristo Dio stesso è entrato nel mondo orientandone il cammino verso un futuro di gioia e di pace. Nel mezzo delle nostre paure, noi vogliamo afferrare la mano che Cristo ci offre per un rinnovato cammino di fiducia, di speranza e di amore ".

In questo Natale, possiamo anche trovare conforto se ci fermiamo a contemplare il viaggio che Maria e Giuseppe hanno dovuto intraprendere al momento della nascita di Cristo. Possiamo immaginare come venire da Nazaret a Betlemme mentre Maria era incinta debba essere stato estenuante e come sia stato angosciante, una volta arrivati, non riuscire a trovare una stanza nella locanda. Alla fine, Maria ha dovuto dare alla luce Gesù in una grotta e metterlo in una mangiatoia. Nonostante quello che hanno vissuto, e il fatto che non avessero molto in quel momento, avevano l'un l'altro e avevano con loro Gesù. E proprio come la loro fede in Dio e l’avere uno scopo nella vita li hanno aiutati in un momento così difficile, anche noi possiamo trovare aiuto durante questa pandemia se guardiamo a loro e alla loro fede.

Meeting with the parishioners at the Latin Patriarchate of Jerusalem

Meeting with parishioners in front of Mar Elias Monastery

Meeting with parishioners at Rachel's tomb

Christmas entrance and procession in Star Street

Manger Square

First Vespers at St. Catherine Church

Christmas Midnight Mass

Midnight Mass II