Mafraq: uno scuolabus per giovani rifugiati siriani

Published: June 04 Mon, 2018

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MAFRAQ – Lo scorso aprile, i parrocchiani di Mafraq, la Luogotenenza di Montreal dell’Ordine del Santo Sepolcro e l’Œuvre d’Orient hanno finanziato l’acquisto di un autobus per la parrocchia di St. Joseph a Mafraq. Questa iniziativa permetterà alla parrocchia di inviare giovani rifugiati siriani dai campi, che si trovano nella periferia della città, per andare a studiare presso la parrocchia in attesa di essere iscritti in una scuola superiore giordana.

Mafraq è una città della Giordania situata a 20 km dal confine siriano. Circondata da Siria, Iraq e Arabia Saudita, prende il nome dalla sua posizione geografica. In effetti, Mafraq significa «incrocio di strade». Nel 1944, la parrocchia di Mafraq è nata grazie all’arrivo delle suore del Rosario e il Patriarcato latino aiutò nella costruzione di una chiesa, una scuola e un convento.

È in questa scuola, cresciuta nel tempo, che insegnanti e volontari hanno istituito programmi scolastici per consentire ai giovani rifugiati siriani, bloccati nei campi lungo il confine, di studiare nel loro tempo libero mentre aspettano di essere iscritti in una scuola superiore giordana. Infatti, al confine tra Siria e Giordania, migliaia di rifugiati siriani sono bloccati e continuano ad accumularsi e sopravvivere in difficili condizioni umanitarie.

Per consentire a questi studenti di seguire dei corsi, la parrocchia di San Giuseppe di Mafraq ha noleggiato degli autobus per trasportarli dai campi profughi fino alla parrocchia. Quindi, i pochi chilometri che separano i campi di Mafraq non sono più un problema.

Per ridurre significativamente i costi di questo percorso proposto dalla parrocchia di Mafraq, i parrocchiani della città, la Luogotenenza di Montreal dell’Ordine del Santo Sepolcro e l’Œuvre d’Orient si sono mobilitati per finanziare un autobus. Questo autobus, acquistato lo scorso aprile dal Patriarcato latino e donato alla parrocchia di Mafraq, andrà a beneficio diretto dei rifugiati e della parrocchia.

Vivien Laguette