NABLUS – La Scuola San Giuseppedi Nablus sta modernizzando i suoi percorsi didattici dotandosi di computer e videoproiettori. Un investimento che valorizzerà questa scuola del Patriarcato latino. Una scuola stimata per la qualità del suo insegnamento e che non riesce a soddisfare il gran numero di domande di iscrizione.
Strumenti informatici necessari e attesi
Il mese di marzo 2018 ha visto l’arrivo di nuove apparecchiature informatiche presso la Scuola San Giuseppe di Nablus. Dodici computer e videoproiettori sono stati installati nelle classi e presso l’amministrazione.
Questi nuovi strumenti valorizzeranno l’offerta formativa nelle varie materie: arabo, inglese, matematica, francese, storia. Per gli insegnanti, queste nuove istallazioni faciliteranno la trasmissione del sapere, aumentando l’interesse e la motivazione degli studenti. Ad esempio, è possibile proiettare film divertenti ed educativi. Come spiega il direttore, la signora Abeer Hanna: “Uno dei nostri obiettivi è mostrare ai nostri studenti che la tecnologia può essere utilizzata anche per l’apprendimento, non solo per l’intrattenimento!”.
Di questi dispositivi dovrebbero beneficiare direttamente i 612 studenti della scuola. Alcuni computer saranno anche disponibili per gli studenti che avranno accesso alla sala e al laboratorio della scuola. La scuola materna non è stata dimenticata e ha ricevuto per le sue classi quattro computer. Anche la sala degli insegnanti è stata attrezzata così come l’amministrazione. “Avevamo bisogno di strumenti che ci permettessero di essere più efficienti e migliorare le condizioni lavorative al fine di servire meglio gli studenti e la loro istruzione”, ci spiega la signora Abeer Hanna.
Una scuola stimata e aperta a tutti ma… allo stretto
Fondata nel 1904, la scuola del Patriarcato latino di Nablus è sempre stata riconosciuta per il suo alto standard accademico. Oggi, con i suoi 46 insegnanti, la scuola insegna dalla scuola materna alla maturità, trasmettendo un messaggio di Fede nel rispetto di ciascuno, senza discriminazioni religiose o sociali. Gli studenti sono divisi in 22 classi: una classe di prima e una classe dell’ultimo anno più due classi per ciascuno degli altri anni di frequenza.
Oltre al programma scolastico curricolare richiesto dall’Autorità palestinese, vengono offerti corsi aggiuntivi di francese e musica. Anche se gli studenti cristiani rappresentano solo il 10% degli studenti, una speciale importanza viene attribuita al catechismo.
Il motto delle Scuole del Patriarcato: “Che possano conoscerTi” è vissuto con zelo nella scuola San Giuseppe, dove tutti sono accolti senza eccezioni: cristiani, musulmani e samaritani. Questa è una delle missioni della scuola: trasmettere la giustizia e favorire i collegamenti fra le tre religioni, in uno spirito di apertura e rispetto.
Gli insegnanti lavorano di concerto col Consiglio dei genitori e con il Consiglio degli studenti per aiutare la direzione della scuola a riconoscere i bisogni e nell’elaborare i programmi futuri.
Tuttavia, la scuola deve affrontare crescenti difficoltà dovute ai locali vecchi e angusti. Questi non consentono più di rispondere a tutte le richieste di iscrizione in quanto le aule hanno una capacità compresa tra 20 e 30 posti. Anche all’esterno lo spazio è scarso, con un solo campo da gioco troppo stretto per accogliere il gran numero di studenti nella scuola.
Louis d’Harcourt