RAMALLAH - Dal 5 all'8 maggio, Sua Beatitudine Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme, ha compiuto la visita pastorale nella parrocchia di Ramallah, dopo aver visitato in precedenza le parrocchie di Til'Al'Ali (Giordania) e Betlemme.
"Ramallah è un punto di riferimento per molte parrocchie della regione. Quello che state realizzando qui è un esempio per molti. Dovete sempre sforzarvi di essere una parrocchia e una comunità all'avanguardia".
Questo è stato il messaggio principale del Patriarca durante la visita pastorale, che ha incluso, oltre alle celebrazioni eucaristiche, visite a famiglie, scuole, locali, istituzioni cristiane e incontri con varie personalità cristiane. Aperta con l'amministrazione della prima Comunione e del sacramento della Cresima ai bambini della parrocchia, ha permesso a Mons. Pizzaballa di immergersi nella vita della parrocchia e di rendersi concretamente conto delle realtà che caratterizzano la vita cristiana di Ramallah.
Dopo le prime comunioni e le cresime di venerdì sera, il Patriarca si è intrattenuto con il personale delle scuole del Patriarcato Latino in Palestina (LPSP), il cui direttore è p. Yacoub Rafidi, parroco di Ramallah. Hanno così potuto esporgli le loro idee per il futuro delle scuole e le sfide che devono affrontare, mentre mons. Pizzaballa ha condiviso la propria visione, in particolare per quanto riguarda la formazione cristiana, per questi istituti, essenziali se si vuole preservare il carattere cristiano del Paese.
La visita è stata anche l'occasione per il Patriarca di incontrare Issa Kassis, sindaco di Ramallah, che ha espresso la volontà di approfondire la collaborazione tra il comune della città e la Chiesa, soprattutto per quanto riguarda eventuali progetti culturali cristiani palestinesi. Anche i membri del consiglio parrocchiale hanno sottolineato l'importanza di questo tipo di iniziative, ricordando il loro desiderio di aumentare la visibilità dei cristiani in Terra Santa, non solo a livello locale ma anche all'estero.
Con il personale delle scuole del Patriarcato Latino in Palestina
Poiché un "incontro può cambiare la vita" (Papa Francesco), p. Yacoub ha organizzato per l'occasione anche diverse cene con parrocchiani e personalità cristiane di spicco della città, che hanno potuto discutere con il Patriarca delle varie problematiche che i cristiani devono affrontare, come la mancanza di spazi per crescere e svilupparsi o la diaspora di una parte della popolazione cristiana, ma anche delle iniziative finora realizzate e delle loro idee per progetti futuri. Il Patriarca si è anche recato, domenica pomeriggio, a Qubeibeh, per visitare prima la casa di riposo gestita dall'associazione tedesca in Terra Santa e servita dalle Suore Salvatoriane, e poi la chiesa francescana. Sottolineando la necessità di aumentare il numero di case di riposo cristiane, soprattutto nella regione di Gerusalemme, Mons. Pizzaballa ha visitato anche la casa di riposo di Ramallah, gestita dalla Società dell'Unione delle Donne Arabe. Ha incontrato anche le Suore di San Giuseppe, che gestiscono una scuola a Ramallah, le Suore del Rosario che servono la parrocchia e diverse famiglie cristiane con un familiare malato o anziano.
Incontro con le principali personalità cristiane della città
Come già accennato, la visita è stata illuminata anche dalle Messe celebrate in parrocchia, durante le quali sono stati elogiati diversi parrocchiani attivamente impegnati, i capi scout hanno rinnovato la loro promessa e sono stati benedetti una bambina e i nuovi chierichetti. "Mostrami come preghi, ti dirò come credi", ha detto il Patriarca durante una delle sue omelie, ricordando a tutti il fondamento dell'identità cristiana, cioè la fede, ed esortando i parrocchiani di Ramallah ad essere sempre proattivi, a mantenere viva la loro comunità e ad essere un faro per coloro che li circondano, per offrire una vera testimonianza di fede e di comunione alla loro città e alla Terra Santa.