MADABA – Martedì 6 giugno, all’interno del progetto «Living Mosaics», i bambini della seconda elementare della scuola francese di Amman hanno beneficiato di un laboratorio di mosaico. Questa iniziativa, lanciata nell’agosto del 2016 dal Patriarcato latino, permette di offrire un’attività ai profughi iracheni e di formarli al nuovo mestiere di mosaicista, in Giordania un’arte assai antica.
Nel cortile della chiesa greco-ortodossa di Madaba, una quarantina di bambini hanno ascoltato con attenzione le spiegazioni di Raghda, direttrice del progetto «Living Mosaics» e formatrice. Per questo primo esperimento, a ciascun apprendista mosaicista è stato dato un piccolo quadrato di tessuto su cui realizzare – secondo l’antico metodo giordano – il proprio mosaico. Uno ad uno, i quadratini di pietra colorata sono stati incollati al tessuto con una miscela di acqua e farina. Dopo questa prima fase, il lavoro preparatorio è stato inserito in un telaio di legno e un po’ cemento, colato alla rovescia, ha permesso di fissare l’opera definitivamente. I bambini hanno svolto il lavoro con grande scrupolo: c’è stato chi di loro ha seguito con attenzione il modello e chi, dall’anima artistica, ha preferito scegliere un proprio mosaico da eseguire. Questo laboratorio rappresenta il momento conclusivo di un anno di lavoro sul mosaico condotto nella seconda classe elementare. «La Giordania ha un patrimonio artistico eccezionale che siamo felici di far scoprire ai nostri studenti», ha detto Valerie, un’insegnante. «Questo genere di laboratorio, che risveglia capacità artistiche, richiede molta organizzazione, ma risulta davvero interessante per i bambini. È un’altra forma di apprendimento!». Alla fine della mattinata, gli studenti non hanno potuto non restare ammirati di fronte alle loro piccole opere, accuratamente lucidate da un artista iracheno, fattosi insegnante per l’occasione. Raghda, la direttrice del progetto «Living Mosaics», è molto felice di accogliere questo scambio culturale che permette anche agli irachieni di condividere la loro esperienza. È un modo diverso di far vivere il progetto stesso, attraverso l’educazione.
Di fronte al massiccio afflusso di famiglie cristiane irachene, mosse dal terrore dell’Isis, questo progetto è stato avviato nell’agosto 2016 dal Patriarcato latino di Gerusalemme, e il suo finanziamento è sostenuto in collaborazione con i Cavalieri del Santo Sepolcro della Germania. Esso trova supporto anche da parte della Caritas Giordania e dell’Ambasciata di Francia. Il Patriarcato fornisce le apparecchiature e le materie prime necessarie per la realizzazione dei mosaici. Il confezionamento si effettua presso la parrocchia greco-ortodossa della storica città di Madaba, situata a una trentina di chilometri a sud di Amman. Per la maggior parte di questi rifugiati, che in Iraq praticavano attività nell’ambito dell’istruzione, della finanza, dell’ingegneria o dell’architettura, il progetto «Living Mosaics» rappresenta la possibilità di acquisire nuove competenze nella realizzazione dei mosaici e di occupare in modo produttivo le loro giornate. È un lavoro manuale che consiste nel realizzare opere in mosaico di vario genere attraverso l’uso di semplici attrezzature, come martelli e pinze, insieme a pietre da mosaico, colla, vernici e cornici in legno. Diversi laboratori sono necessari per fabbricare un mosaico: dalla preparazione della pietra grezza all’assemblaggio meticoloso dei piccoli pezzi di pietra che daranno forma al mosaico. I mosaici sono in vendita e il ricavato andrà a coprire il costo delle attività e sosterrà le quindici famiglie cristiane irachene, che al momento vi sono impegnate. Ogni persona riceve al giorno 10 JOD, una somma che permette loro di coprire le spese quotidiane. Lo scopo di questi laboratori è quello di preparare un futuro per queste famiglie, la maggior parte delle quali lo intravede lontano dalla propria terra d’origine. In effetti, molti dei rifugiati sono in attesa di un visto per una nuova destinazione, soprattutto verso Europa e Australia, paese che ha già ospitato molti rifugiati provenienti dalla Siria e dall’Iraq.
I mosaici degli iracheni di Madaba abbelliscono diverse chiese giordane e interi affreschi sono già stati esportati fino in Canada! Dalla piccola scatola al grande quadro, è possibile ordinare il modello su misura!
Remy Brun e Claire Guigou