Betlemme – Nato con una disabilità visiva a Betlemme, George ha affrontato fin da giovane significative difficoltà personali ed economiche. Cresciuto in una famiglia segnata dall’instabilità politica e dall’incertezza finanziaria, il suo futuro sembrava incerto. Eppure, George ha rifiutato di lasciare che la sua disabilità definisse il suo percorso.
Dimostrando una determinazione straordinaria, ha proseguito gli studi con resilienza e si è laureato con Sociologia, Giornalismo e Media presso l’Università di Betlemme. Affrontando le impegnative richieste accademiche di un corso tecnico senza l’ausilio della vista, George si è affidato a strumenti di apprendimento audio e a tecnologie assistive per avere successo.
Riconoscendo il potenziale della tecnologia nel potenziare le persone con disabilità, George si è specializzato nell’accessibilità digitale ed è diventato un esperto di tecnologie assistive per persone con disabilità visive e sensoriali. Accanto al suo percorso tecnico, ha anche coltivato le sue radici culturali attraverso la musica, imparando a suonare il Qanoon, uno strumento a corde tradizionale del Medio Oriente.
La dedizione e la competenza di George lo hanno portato a entrare nel programma di creazione di lavoro promosso dal Patriarcato Latino di Gerusalemme, ideato per sostenere le famiglie cristiane della Terra Santa in un contesto di continue difficoltà economiche. È stato nominato insegnante presso la Scuola Al-Shurouq, un’istituzione specializzata per bambini con disabilità visive. In questo ruolo, George non solo insegna, ma rappresenta anche un esempio vivente di ciò che è possibile, ispirando gli studenti a superare i propri ostacoli.
Il programma che ha sostenuto l’impiego di George fa parte di un’iniziativa più ampia che ha creato oltre 4.000 posti di lavoro attraverso progetti comunitari, partenariati strategici e servizi interni. Oltre a fornire un sollievo finanziario immediato, l’iniziativa mantiene servizi essenziali e rafforza le infrastrutture locali. Dando priorità a un lavoro significativo che giovi alla comunità e offra un impiego dignitoso, l’iniziativa rappresenta un modello di resilienza nei tempi di crisi e instabilità.
La storia di George esemplifica il potere trasformativo della perseveranza, della tecnologia e del sostegno della comunità. Il suo percorso dimostra che, con le giuste opportunità e il giusto supporto, anche gli ostacoli più difficili possono essere superati.

